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IL metodo EAS

"Gli EAS (Episodi di Apprendimento Situato) consistono in micro porzioni di attività didattica basate su tre momenti: anticipatorio, operatorio e ristrutturativo. L'insegnante progetta in termini modulari, ridefinendo in tempo reale l'azione didattica. Con l’EAS torna al centro del processo di apprendimento il discente, ed il docente – specie nei due primi momenti – assume ruoli con diverse sfumature che vanno dal tutor, al facilitatore, al “regista” dello scenario educativo, fino a riappropriarsi del proprio ruolo specifico nel momento ristrutturativo, per guidare i processi di metariflessione e fissare le conoscenze attraverso il reflecting learning.
Dalla lezione frontale quindi, a dinamiche didattiche ispirate alla fipped lesson, in cui negli studenti si attivano diverse modalità di apprendimento che vanno dal problem solving, all’apprendimento per scoperta, prova ed errore, modellamento, ecc…

L'alunno, nelle prime due fasi dell’EAS è chiamato a misurarsi con “materiali culturali” che deve comprendere,  “smontare e rimontare” per costruire artefatti significativi che diventano nuovi materiali culturali.  Le azioni caratterizzanti la  didattica sono: fare esperienza – concettualizzare – analizzare – applicare – discutere – pubblicare.

Una didattica dunque che richiede all’ alunno di coniugare conoscenze ed abilità al fine di maturare progressivamente competenze, in un’ambiente di apprendimento dove l’agire in autonomia, la collaborazione, il confronto e l’assunzione di responsabilità diventano concreta palestra per lo sviluppo delle competenze chiave in ordine alla cittadinanza, prime fra tutte l’imparare ad imparare ed  il pensiero critico."

 

Dal sito LIMPARO dell'insegnante ricercatrice del Cremit Anna Soldavini
 

Spiegato dal prof. Rivoltella

Cliccare sulle immagini per scaricare i files  che spiegano il metodo.

Presentazione  per Avanguardie Educative ins. Moriani SEA

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